GF VIP: Katia Ricciarelli

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“Ho cantato per la prima volta a otto anni. Finalmente ho capito che per vivere sereni bisogna andare d’accordo un po’ con tutti, volere bene un po’ a tutti”.

“Devo tutto a Ludovico Petrolini, un bancario appassionato di lirica. Mi sentì cantare l’Ave Maria di Schubert. Volle pagarmi gli studi al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Avevo 17 anni, ero commessa alla Upim. Rinunciai alla liquidazione per non perdere l’anno di studio”.

“Non ho la patente, non ho l’auto. Ho vissuto 25 anni segregata a Spoleto, in una casa grande come una città, mille metri quadrati. La vita resta la ribalta più bella che il destino ci possa regalare”.

“Non soffro la vedovanza da successo. L’ho cercato solo per ripagare mia madre dei sacrifici che aveva fatto per me”.

“Tra i miei primi fidanzati c’è stato Alberto Sordi. Veniva ad ascoltarmi a teatro con Luchino Visconti. Mi inviò cento rose bianche. Era simpatico, irresistibile. Ci siamo lasciati ridendo, come avevamo iniziato”.

“Il canto è la mia vita. Ho scoperto di avere questo strumento, la voce. a otto anni. Ho studiato musica”.

“La lirica non è un mondo elitario, è nata per il popolo. Non contano le prime alla Scala, i biglietti carissimi. Ho sempre rispettato il pubblico”.

“I miei maestri sono stati Abbado, Von Karajan, Kleiber, Muti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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