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Sanremo 2023 – Giorgia, “Parole dette male”

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“Da giovane cantavo le canzoni delle grandi star, quando mi esibivo nei locali con la mia band. Poi mi sono unita al gruppo di mio padre. Andavo in tour con loro, io unica ragazza fra 13 uomini. Mi ero mascolinizzata, facevo anch’io commenti machisti. Cantavo le canzoni dei Beatles, Jimi Hendrix, molto soul, Aretha Franklin, Etta James”.

“Ho ascoltato di tutto, e lo faccio anche oggi. Dune mosse di Zucchero è legata agli anni del liceo; Sweet Dreams degli Eurythmics, un momento di adolescenza totale; Lei verrà di Mango, le estati d’infanzia a Capaccio, il paese nel Cilento dei nonni”.

“La scomparsa di Alex Baroni, nel 2002, cui ero legata, è la voragine della mia vita. Quel buco nero, il fatto di non poter cambiare le cose, rimane sempre lì, come se fosse cinque minuti fa.  È un punto che mi ha cambiato per sempre”.

“I miei discografici mi spinsero a lavorare tantissimo. Mi mandarono in Olanda, in Austria. Così ho vinto la paura di volare”.

 

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