spot_img

Nathalie Guetta

-

“Prima recitavo solo in Don Matteo. Poi mi ha chiamata Milly Carlucci per Ballando con le Stelle. Da allora ho imparato a giocare su me stessa. Poi mi hanno scelto per Step”.

“Ho due vite: una francese, una italiana. Ho delle origini mediterranee. In me c’è anche un po’ di Tunisia e di Grecia. L’incontro con Napoli ha fatto emergere in me un linguaggio, una postura, una maniera di esprimermi diversi”.

“Passo molte ore da solo, leggendo libri, facendo ginnastica”.

“Amo follemente gli animali, in particolare i gatti. Sono una fumatrice. Non riuscirei a fare una vita ascetica. Conto tutto, questo è un aspetto maniacale della mia personalità. Conto i bicchieri di vino per cui vado pazza, conto le sigarette che fumo”.

“L’amore è sempre stato molto importante per me. Quando ero molto piccola indicavo i maschietti e li chiamavo tutti ‘belli’. Sono sempre stata attratta dagli uomini. Purtroppo la mia situazione sentimentale è sempre stata travagliata”.

“Mi piace moltissimo recitare. Al cinema, quando vedo degli attori alle prese con un ruolo incredibile, provo una sana invidia”.

“Non sono riuscita a essere una moglie, né una mamma né una nonna. Mi è rimasto questo: sono un’attrice. Credo di aver più amato nella mia vita, rispetto a quanto sia stata amata.  La storia che ricordo di più è quella con Antonio, un ragazzo napoletano. All’epoca, avevo ventinove anni, lui ventidue. É stato importantissimo per me e per la mia vita. Ci sono amori che non finiscono mai. C’è sempre qualcosa che resta”.

“Ho vissuto e lavorato nel mondo del circo dai 16 anni ai 22. Poi mi sono trasferita a Parigi dove mi sono iscritta a una scuola di recitazione. A venticinque sono arrivata in Italia, a Napoli che mi ha accolto benissimo”.

“Ho fatto degli errori, ho sofferto. La fede nella mia vita è sempre stata un percorso che ho seguito un po’ alla volta, senza fare forzature. Quando avevo vent’anni non ero molto cosciente di questa dimensione, oggi mi tocca molto più da vicino. Credere in qualcosa fa crescere, è una fonte dalla quale apprendere molte cose.  Non ho mai vissuto il rapporto con Dio come uno scambio di convenienze. Quando sono veramente angosciata gli domando di intervenire sulle sofferenze del mondo e poi di pensare a me”.

 

Altri articoli

Ultimi articoli