Donatella Rettore

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“Sono sempre stata un po’ punkettara, ma mi dicevano che dovevo far la cantautrice”.

“Tra gli incontri che hanno cambiato la mia vita ci sono quelli con Claudio Rego, e Lucio Dalla che mi ha sempre detto di non mollare. Altro incontro importante, quello con Francesco De Gregori”.

“Il pubblico in passato forse era più colto di quello attuale. Adesso è un po’ più ignorante, perché ignora a causa di quello che gli viene proposto dalla televisione generalista. I programmi di qualità ci sono, ma te li devi andare a cercare. Rai 4, Rai 5 e Rai Cinema”.

“Non sono un personaggio accomodante, non scendo a compromessi, se ho un idea in cui credo la porto avanti. Sono però tollerante. Ma mi piace il confronto. Non sono per i favoritismi e gli atteggiamenti servili”.

“A Londra ho passato degli anni meravigliosi. La domenica andavo sempre ai concerti all’Hammersmith Odeon. Lì ho scoperto il punk e l’heavy metal.  Vivevo vicino David Bowie. Ho conosciuto Elton John. Mi divertiva intrufolarmi nelle feste gay, vietate alle donne. Mi travestivo da uomo, oppure fingevo di essere trans”.

“Sono apprezzata nei Paesi del Nord Europa, in Germania, Finlandia, ma anche in Sud America, Messico, Brasile”.

“Le idee per i testi delle canzoni mi vengono viaggiando, conoscendo persone e luoghi. Poetizzo la mia realtà. Trovo bellissimo comporre per altri cantanti, mi arricchisce. Mi metto nei panni di quell’artista e cerco di rappresentarlo. Ho scritto per Iva Zanicchi, Ornella Vanoni e altri”.

“Adoro Napoli. Se New York è la metropoli più importante d’America, Napoli dovrebbe essere la più importante d’Europa”.

“Sono cresciuta leggendo Moravia, amavo i suoi libri. Ma quando l’ho incontrato sono rimasta un po’ delusa dalla sua attenzione ai soldi, al privilegio, al posto in prima fila. Umberto Eco, invece, era un uomo generoso”.

“Splendido Splendente è una canzone da ballare, con un testo ironico. Racconta di un uso estremo della chirurgia estetica. E’ stato un grandissimo successo, mi ha permesso di realizzare tanti miei sogni e altre canzoni e hit”.

“Crescendo ho capito che l’importante è amare: la terra, le persone, gli animali, perdonare chi lo merita e anche chi non lo merita, non avere rancori che fanno più male al rancoroso, amare il vicino molesto”.

“Sono nata artista, non potevo essere altro. Se non fosse esistita la discografia avrei fatto l’artista di strada”.

“Hanno distrutto la categoria dei DJ che, un tempo, promuovevano ciò che a loro piaceva. Si portavano a casa pile di vinili, selezionavano i migliori secondo il loro gusto e la loro esperienza musicale. Così ci facevano conoscere i Baglioni, i De Gregori, i Venditti”.

“Non ho avuto una vita facile. Sono andata un po’ controcorrente. Non ho mai trasgredito, non sono un’artista maledetta, ma non sono nemmeno una bonacciona. Sono dolcemente aggressiva”.

“Quando sono sul palco devo dare solo positività, ma quando i riflettori si spengono e faccio un’analisi più profonda, a volte la negatività arriva. Viviamo tempi molto difficili e crudeli, non è tutto positivo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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