Stewart Copeland: l’opera “The Witches Seed”, The Police e altri racconti

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“The Witches Seed” è l’Opera scritta da Stewart Copeland (ex batterista The Police, compositore, produttore), tratta da un’idea di Maddalena Calderoni, con Irene Grandi. Stewart Copeland racconta: “Un giorno mi hanno proposta di comporre un’Opera. Sono andata a vederne qualcuna. Mi sono innamorato della potenza di “Tristano e Isotta” di Richard Wagner. Sono anche un grande fan di Verdi e Puccini. Il mio lavoro è stato dare al regista qualcosa che sviluppasse la musicalità del libretto di Jonathan Moore. Ci sono le canzoni di Chrissie Hynde. Ex The Pretenders”.

“Nei Police, le parole e la musica arrivavano insieme. Sting è dotato di grandi capacità per il linguaggio. A lui, melodie e testo arrivavano nello stesso momento”.

“The Police hanno raggiunto il primo posto delle classifiche americane, ci siamo rimasti per due mesi, e questo quando Michael Jackson aveva pubblicato Thriller. Purtroppo all’epoca non eravamo in grado di comprendere le reciproche motivazioni. Le nostre gelosie, le battaglie tra ego non erano altro che differenti in realtà sensibilità musicali. La nostra era una genuina contrapposizione di modi di concepire la musica. Nelle nostre canzoni confluivano diversi generi, le nostre influenze: jazz, reggae, progressive, rock”.

“Come musicista considero fondamentale ogni emozione che il pubblico ama provare, e la nostalgia è una delle più forti. Ascolto un po’ di tutto, da Jimi Hendrix agli artisti che ama mia figlia:  Kendrick Lamar, Momoland, ZZ Top, Stevie Ray Vaughan”.

“Ho avuto la mia prima, vera batteria a 12 anni. Suonavo nei beach club di Beirut. La musica punk è stata molto utile per la mia formazione. Ricordo che, quando è esploso, i locali erano pieni di ragazzi con tanta energia”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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