La musica da leggere: Il talento timido (Mauro Schrott)

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E’ la prima biografia di Caterina Caselli in cui viene ripercorsa la sua carriera di cantante e discografica, la sua vita privata (dalla nascita agli anni di produttrice di artisti come Elisa, Andrea Bocelli, Malika Ayane, Madame, Negramaro, Avion Travel, Raphael Gualazzi.

Le 468 pagine contengono centinaia di foto, notizie, aneddoti, le schede delle manifestazioni alle quali ha partecipato (dal 1963 al 1990), brevi biografie di personaggi a lei vicini (come Ivo Callegari, il gruppo Gli Amici), gli inizi al Capriccio e al Piper Club, la discografia italiana ed estera (singoli, album, musicassette, lacche), la filmografia (trame dei film-musicarelli, attori, locandine).

Arricchiscono il volume: le copertine e i servizi su varie riviste, le partecipazioni ai programmi radiofonici e televisivi (Diamoci del tu, Senza Rete, Una grande emozione, Qualcuno mi può giudicare, e molte altre), memorabilia, spartiti delle canzoni. Per informazioni: maurott2003@yahoo.it)

Parole & Musica: Caterina Caselli

“Ho esordito nel mondo della musica a quattordici, quando ho cominciato a cantare nell’orchestra Callegari. Durante un’esibizione, a Scandiano, Maurizio Vandelli dell’Equipe 84 mi ha proposto di trasferirmi a Roma. La prima, importante occasione è arrivata con la  scrittura per il Piper Club. In repertorio avevo canzoni di Ray Charles, Beatles e Rolling Stones. Lì sono stata scoperta dal signor Sugar, titolare di una grande casa discografica, è ho firmato il mio primo contratto discografico”.

“Ricordo la partecipazione a Sanremo del 1966, avevo 19 anni, ho cantato “Nessuno mi può giudicare”. Al contrario degli altri cantanti in gara, non sentivo alcun timore. La canzone non ha vinto, ma è stata la rivelazione di quella edizione del Festival”.

“A 24 anni mi sono sposata con Piero Sugar (discografico). Ho smesso di cantare dal vivo e per alcuni anni mi sono dedicata completamente alla famiglia. Poi mi sono dedicata alla produzione discografica che mi ha dato tante soddisfazioni. Il pubblico ha mostrato di apprezzare gli artisti nei quali credevo”.

“Ho corteggiato Paolo Conte per due anni. Lui mi aveva dato “Insieme a te non ci sto più”. Nel 1978 era famoso. Ho registrato una cassetta, trasmessa dalle radio private, con interviste a Adriano Celentano, Roberto Benigni, Loredana Bertè, Renzo Arbore e Gianni Brera che parlavano di lui. Poi sul Corriere della Sera ho pubblicato gli articoli che parlavano di lui. E così è arrivato il successo”.

“Una delle mie “scoperte” discografiche è stato Andrea Bocelli. Per lui passare dal pop alla lirica è abbastanza semplice. Ricordo una festa di compleanno di Gino Paoli, a Modena, c’era anche Zucchero. Andrea dice a Zucchero che per “Miserere” è in grado di fare la sua parte e quella di Pavarotti messi. Si è messo alla tastiera e ha cominciato a cantare. E’ stato fantastico”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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