La musica da leggere: Carlo You Rock (Carlo Basile)

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(rockol.it)
Questo primo fa riferimento agli anni “del fanatismo, del collezionismo, della EMI e di ‘Per Voi Giovani”.  Carlo Basile: “Alle mie intuizioni artistiche e alle mie qualità professionali si deve, in Italia, il successo di oltre 50 artisti di grande fama”. L’autore ricostruisce la prima tappa del suo percorso nell’industria musicale. Ci trasporta in un mondo che oggi appare lontano, in cui la frequentazione con gli artisti anche di grande fama era meno mediata e più spontanea, più naturale e meno artificiosa.

(spettakolo.it)
Carlo Basile ha fatto pubblicato “Carlo, You Rock. Storie di sesso (poco), droga (molta) & hit parades (niente male). Gli anni del fanatismo e del collezionismo & gli anni della Emi e di Per voi giovani”. Il libro è illustrato con fotografie, molte inedite, per la maggior parte a colori. Inizia con Jerry Lee Lewis, Little Richard e Elvis Presley. Si comincia dall’America, ma ben presto risponde l’Inghilterra con Beatles e Rolling Stones. I dischi li comprava da Consorti in viale Giulio Cesare a Roma dove incontra Carlo Massarini e Paolo Giaccio. Attraverso Radio Luxembourg scopre Jimi Hendrix, Cream, Who, non si lascia scappare i Beatles al Teatro Adriano di Roma. Alberigo Crocetta, che gestiva il Piper, lo interpellava quando doveva assicurare il contratto a una ancora sconosciuta formazione. Sarà lui a garantire per tipi come Byrds, Manfred Mann, Small Faces e Procol Harum.

Nel febbraio del 1967 Basile è al Palasport di Roma per i Who. I Rolling Stones prima di vederli a Roma nel 1967 li aveva “scovati” in un locale periferico di Londra nel 1965. Nel maggio 1968 si tenne al Palasport di Roma il Pop Music Festival. C’erano perfino i Pink Floyd che suonarono quattro brani. Appaiono nomi stranieri insieme ai gruppi milanesi Camaleonti e Giganti. Tanto spazio è dedicato alle quattro esibizioni di Jimi Hendrix nel maggio 1968. Basile scrive articoli per Off-Side. Entra in contatto con importanti promoter italiani, Franco Mamone che ha portato in Italia i Deep Purple e gestiva gruppi come Premiata Forneria Marconi e Area.

Il padre pensa di inserirlo a lavorare in banca, ma un annuncio che la mamma gli porge gli indicherà la via da prendere. Si trattava di un posto a Roma per una grande casa discografica, la Emi. Basile si occuperà della promozione, frequentando Radio Rai diventa amico di Arbore e Boncompagni ed entra nel mondo di Per voi giovani. Riesce a far passare l’intera facciata di Atom Earth Mother dei Pink Floyd, ha la fortuna di seguire le riprese del film Pink Floyd at Pompei. Sempre per la Emi segue da vicino John Mayall, Ray Charles, Deep Purple e Grand Funk Railroad.

(moozart.it)
Basile negli anni ha collaborato con molte riviste come Audiovision, Titan Avant Garde, Ciao 2001, Nuovo Sound, Supersound e con il programma radiofonico Rai “Per Voi Giovani” di Paolo Giaccio e Mario Luzzatto Fegiz. E’ stato promotion manager nella EMI Italiana, responsabile del repertorio internazionale nella RCA Italiana, alla guida del reparto distribuzioni straniere della BMG Italia. Nel libro tanti aneddoti che riguardano star della musica mondiale: Madonna, Pink Floyd, Deep Purple, Eurythmics, Grand Funk Railroad, i quattro ex Beatles solisti, Jefferson AirplaneThe Nice, Hall & Oates, The Who, David Bowie, Iggy Pop, Lou Reed, I Nomadi, The Sweet, The Suicide, Patty Smith, Jethro Tull, Housemartin, Ultravox, Lene Lovich, Pat Benatar, The Ramones, Ian Dury & Blockheads.

(lultimathule.wordpress.com)
La vita di Carlo Basile è stata decisamente avventurosa e ci sta che abbia voluto raccontarla in un libro. E’ estremamente pirotecnico e qualche passaggio può lasciare increduli, ma la sua estrema godibilità non si discute.

Parole & Musica: Carlo Basile (ex discografico, giornalista, scrittore)
“Ho impiegato circa un anno e mezzo per la prima stesura del libro, e un altro anno è passato per perfezionare i riferimenti alle date, ai luoghi. L’espressione “you rock!” viene molto utilizzata nell’ambiente musicale americano e a me lo hanno detto in tanti nell’ambiente. Significa: sei uno gagliardo, sei uno che sa”.

“David Bowie è stato l’artista più significativo e interessante. Artista completo, intelligente, educato, un vero signore. Molto colto. Amava il Rinascimento italiano”.

 

“Sono stato amico di Lou Reed. Per la promozione di “Blue Mask” mi volle come promoter in giro per tutta Europa”.

“Al Stewart, sembrava una persona dolce, ma era un depresso cronico. Sono stato amico di Rory Gallagher fino alla scomparsa dovuta a problemi di alcol. Ho assistito all’esplosione nazionale degli Spandau Ballet, al Festival di Sanremo del 1985. Billy Idol, un grande, ma troppo preso dalla cocaina”.

“Ho incontrato The Who per la prima volta al Piper Club. La seconda volta li ho visti al Paleur di Roma. “Quadrophenia” è stato il primo album che abbiamo pubblicato per la RCA. Le vendite della rock opera andarono molto bene. Quando presentarono Quadrophenia al Lyceum di Londra mi invitarono ad assistere alla prima. Mi fecero entrare nel backstage e mi ricordo lo sguardo da pazzo di Keith Moon. La terza volta che ho incontrato gli Who è stato al Frejus, feci il viaggio a spese mie, però il loro manager mi fece entrare gratis al concerto”.

“La mia formazione musicale è iniziata negli anni ’50. Allora c’era solo un giornale musicale, Hit Parader, che si comprava nell’edicola internazionale di via Veneto, a Roma. In quel periodo ho scoperto Jerry Lee Lewis, Ricky Nelson, Fats Domino, Buddy Holly, Little Richard e tanti altri”.

 

 

 

 

 

 

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