(newadultedintorni.com)
“Talking at night” è la storia di Will e Rosie. Il cattivo ragazzo e la brava ragazza. Si incontrano da adolescenti, si innamorano tra musica degli anni ’90, lunghe passeggiate, sguardi nascosti, tramonti e falò in spiaggia e telefonate nella notte. Un giorno accade una tragedia, ogni possibilità di stare insieme sembra distrutta. Ma quella tragedia, e il loro sentimento, è ciò che li terrà sempre legati. È un’intensa storia di possibilità mancate, un’epopea che vede la vita di Rosie e Will scorrere negli anni, ma la loro storia non decolla mai. Il libro è diviso in tre parti: il prima di un maledetto martedì, il dopo, il molto dopo; li vedremo crescere, maturare, soffrire, disinnamorarsi e rinnamorarsi ancora.
(maremosso.lafeltrinelli.it)
Il romanzo racconta le vicende dei due protagonisti, dai loro diciassette anni fino quasi ai quaranta. I vent’anni di storia narrati sono un susseguirsi di drammi e ostacoli che li separano per poi farli ritrovare. Feriti dalla vita, Will e Rosie si curano a vicenda, fino a quando le circostanze glielo permettono.
Claire Daverley si serve di un narratore onnisciente e di dialoghi indiretti. Il lettore sa come si sentono davvero Will e Rosie, ma allo stesso tempo non può fare altro che assistere impotente alla loro relazione, che sembra non riuscire mai a trovare una quadra. Talking at night è un romanzo che si rivolge a chi ama immergersi in storie d’amore difficili, in cui i protagonisti soffrono e mettono a nudo le loro vulnerabilità.
(booktobook.it/libri-per-ragazzi/talking-at-night)
Talking at night è un romanzo che esplora e tocca diverse tematiche. L’autrice descrive lo scontro fra le proprie passioni e le aspettative degli adulti, il difficile rapporto con questi ultimi. A mano a mano che i suoi protagonisti crescono, Daverley si spinge oltre, raccontando periodi dell’età adulta più complicati che toccano temi più forti come la depressione, la malattia, il lutto e la faticosa e dolorosa accettazione ed elaborazione di quello che chiamiamo vita.