spot_img
on air

La libreria di Radio Tolfa Europa: Il re della memoria (Massimo Cotto)

-

(milanonera.com)
Massimo Cotto con Il re della memoria esordisce nel genere noir, proponendo ai lettori una storia torbida e sensuale, con non pochi misteri da risolvere e personaggi controversi che ruotano attorno a Linda e Ariel, che è un uomo a dispetto del nome da sirenetta. Ariel, come rimarca in epigrafe l’autore, è anche uno dei nomi di Gerusalemme (Isaia 29:1), la città santa che sta aspettando che il Principe di Pace ritorni. Un romanzo bello, avvolgente, che prende il lettore, lo intriga con voce suadente e si dipana pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, fino alla risoluzione dell’originario mistero che ha sacrificato tante vite innocenti sull’altare di un dio freddo e senza cuore. Un dio fin troppo noto agli uomini in terra. Uomini senza buona volontà.

(mescalina.it)
Ariel. Linda. Elido. Ma anche, Greta. Loris. Mariano. E poi, Astrid, Ingrid, Vanessa. Sono i nomi che si imprimono nell’immaginazione del lettore che si avvicina al loro mondo. Cotto sa come tenere avvinto il suo lettore, dalla prima all’ultima pagina. Desidera farci riflettere sul rapporto genitori – figli, coi silenzi e le omissioni che lo sostanziano, così simili a quelli che vengono replicati in quello di coppia, e sull’impatto che esso ha sulla nostra vita, ripresentandosi sotto forma di traumi, ricordi, rimozioni, allucinazioni. Un noir che diventa un romanzo psicologico.

(tuttorock.com)
Al centro de “Il re della memoria”, si muovono tre personaggi in una trama avvincente, ricca di colpi di scena con una metafora importante: Linda, Astrid e Ariel. Linda e Ariel da bambini erano innamoratissimi e ad unirli furono alcuni eventi drammatici. Si ritrovano a distanza di molti anni ma lui è innamorato di un’altra donna, Astrid, una donna bellissima. La prima trama è incentrata su questo particolare triangolo: lui al centro, tra un amore del presente ed uno del passato senza sapere cosa scegliere; al contrario di ogni classico triangolo nel cinema o nella letteratura, nel romanzo di Cotto ci sono due donne che si contendono un uomo e non viceversa. La seconda trama del libro è data da una serie di colpi di scena e un mistero da sciogliere: un uomo arriva dal passato e dice di essere il padre di Ariel ma Ariel stesso lo aveva ucciso vent’anni prima.

Massimo Cotto: “In questo romanzo volevo inventare le vite degli altri, dopo aver per tutta la vita scritto di vite vere. Provare a immaginare persone che non esistono e farle muovere su un palcoscenico dove non c’è musica, ma ritmo. C’è un uomo che è innamorato di due donne, entrambe bellissime. Ma c’è un passato fatto di dolore e morte e la minaccia di un assassino a gettare sassi sul marciapiede. Il rischio è inciampare o prendere a calci la pietra sbagliata”.

(freetopix.net)
Una storia a tinte forti, in un mondo oscuro in cui l’innocenza non ha più modo di esistere e dove i segreti affollano le vite dei protagonisti. Una trama incalzante dall’inizio alla fine in cui le pause non hanno spazio, attraverso una scrittura asciutta, agile e senza troppe espressioni complicate. Con descrizioni che ti permettono di vedere non solo i personaggi e le loro azioni, ma anche i luoghi in cui la storia è ambientata. Una trama che sembra uscita quasi dalle pagine realizzate da Joe Lansdale, e con uno stile quasi vicino a Giorgio Faletti. La storia, suddivisa in sessantasette capitoli, in cui il mistero non viene svelato fin dalle prime pagine. Cotto riesce a tenere alto il ritmo e l’attenzione del lettore.

(lanuovaprovincia.it)
Massimo Cotto: “Da sempre ho avvertito la necessità, dopo aver raccontato tante storie vere, di provare ad inventarne qualcuna. Volevo dare vita a persone su carta che si muovevano, vivevano e interagivano”.

“Il libro è un noir psicologico. Al centro tre personaggi: Linda, Astrid e Ariel. Linda e Ariel, quando erano bambini, erano innamoratissimi e hanno vissuto insieme eventi drammatici. A distanza di tanti anni si ritrovano, ma lui è innamorato di una donna bellissima, Astrid, che considera il suo futuro. Quindi la prima trama è incentrata su questo triangolo: lui al centro, tra un amore che viene dal passato e uno del presente, riguardo a cui non sa cosa scegliere. La seconda trama è data da quel senso di minaccia che garantisce gli infiniti colpi di scena del romanzo, e che credo gli diano ritmo. A rappresentarlo, un uomo che arriva dal passato e dice di essere il padre di Ariel. Peccato che Ariel l’avesse ammazzato vent’anni prima. A questo punto il lettore non riesce più a distinguere la realtà dalla fantasia fino allo scioglimento del mistero”.

 

 

 

 

 

 

Altri articoli

Ultimi articoli