“Quando ci siamo riuniti, la sensazione che abbiamo avuto è stata che non fosse cambiato nulla rispetto a trent’anni prima. C’era la stessa urgenza, lo stesso entusiasmo di creare suoni di chitarra massicci. L’importante per noi è divertirci. Questo succede in quasi tutti i concerti”.
“Oggi non c’è una scena che possa chiamarsi “Shoegaze”. Ci sono diverse band che hanno in comune le chitarre in primo piano, le tastiere, un sound psichedelico, che a tratti ricorda il Kraut Rock”.
“Ci sono molte band e artisti che hanno influenzato il nostro sound: Jesus & Mary Chain, Velvet Underground, Cocteau Twins, The Cure, Nick Cave, Iggy Pop, Neil Young, Nick Drake”.