Atletica in lutto. Addio a Paola Pigni.

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(gazzetta.it)

Addio Paola Pigni: si è spenta a 75 anni la “rivoluzionaria” della corsa italiana. Si è spenta a 75 anni per un infarto durante un evento con il presidente Mattarella. Tra i primi soccorritori Gibilisco: “Sono sconvolto”. Aveva vinto il bronzo olimpico a Monaco ’72 nei 1500 metri, specialità in cui ottenne anche il record del mondo nel ’69. Malagò: “Andremo a Tokyo anche per ricordarla”.

L’atleta azzurra è morta in circostanze particolari. Si trovava in rappresentanza delle Legends di Sport e Salute, nella tenuta presidenziale di Castel Porziano per la cerimonia per la Festa dell’Educazione alimentare nelle scuole, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Poco dopo l’uscita del Presidente, la Pigni si è sentita male ed è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. A sorreggerla nel momento del malore c’era il campione del mondo dell’asta del 2003, Giuseppe Gibilisco: “Sono sconvolto, pensavo fosse un mancamento. Abbiamo visto il presidente di Sport e Salute Cozzoli chiedere soccorso e l’abbiamo presa in braccio. Sembrava essersi ripresa tanto che ha chiesto: “Perché mi prendete in braccio?”. Faceva per rialzarsi ma poi tornava a sdraiarsi su una panchina. Poi sono arrivati i soccorsi del 118, l’hanno caricata con l’ambulanza e pensavamo che il peggio fosse passato. Invece è successo qualcosa di terribile, sappiamo tutti che la vita è strana, ma questo è troppo”.

(sport.virgilio.it)

Sport in lutto, morta Paola Pigni: malore fatale dopo cerimonia

Paola Pigni nata il 30 dicembre 1945 a Milano, poi trapiantata a Roma, la sua distanza preferita erano i 1500 metri, specialità che le ha riservato le maggiori soddisfazioni. La sua carriera di atleta è stata costellata di numeri successi in tantissime diverse gare: medaglia di bronzo Europeoi nel 1969 ad Atene; medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Monaco nel 1972; primatista del mondo sui 1500 metri col crono di 4’12″4 stabilito il 2 luglio 1969 nella Notturna all’Arena di Milano. Tra il 1969 e il 1973 ha stabilito altri record mondiali su distanze che allora non erano olimpiche: 5000 (due volte), 10000, 3000 e miglio. Nel 1973 è stata oro alle Universiadi di Mosca sui 1500; Oro ai Giochi del Mediterraneo di Algeri sugli 800 e 1500; 2 volte campionessa del mondo di corsa campestre nel 1973 e nel 1974.

(repubblica.it)

Addio a Paola Pigni, Sara Simeoni “Ha aperto la via a tutte noi”. La campionessa olimpica di Mosca 1980 nel salto in alto: “Ha vissuto per lo sport. La sua passione rende il percorso meno difficile alle atlete di oggi”.

(corriere.it)

Paola Pigni, morta a 75 anni la regina del mezzofondo italiano. Capace di vincere in numerose discipline, è stata primatista mondiale nei 1500 e bronzo olimpico. Ha cambiato il volto di questo sport.

“La vita – raccontava – per me non è mai stata facile. Avendo perso mio padre a 23 anni dovevo lavorare e allenarmi. Prima seduta alle 5 del mattino nelle strade di Milano, seconda in pista la sera. Correvo con gli uomini perché il mezzofondo era all’epoca uno sport da uomini. Ma io non mi sono mai fatta problemi”.

(ilgazzettino.it)

Morta Paola Pigni, leggenda dell’atletica un malore alla Festa dell’educazione

(fanpage.it)

È morta Paola Pigni, leggenda dello sport italiano e bronzo ai Giochi Olimpici del ’72. Aveva 75 anni. L’atleta milanese è stata un vero e proprio monumento dello sport italiano e viene considerata la pioniera dell’atletica femminile moderna. La nota della FIDAL: “Icona del mezzofondo e dell’atletica italiana”.

Questa la nota ufficiale della FIDAL (Federazione Italiana Atletica Leggera) sulla scomparsa di Paola Pigni: “Una tristissima notizia scuote l’atletica italiana. È scomparsa a 75 anni Paola Pigni, leggenda dell’atletica italiana, bronzo olimpico dei 1500 metri ai Giochi di Monaco nel 1972 e due volte campionessa mondiale di corsa campestre (1973 e 1974). Atleta tra le più rappresentative del mezzofondo azzurro, aveva vestito per 33 volte la maglia della nazionale ed era stata anche primatista del mondo dei 1500 nel 1969. Profondo il cordoglio del presidente della FIDAL Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana”.

(momentosera.com)

Addio Paola Pigni, leggenda dell’atletica italiana

“È stata l’antesignana delle nostre campionesse di mezzofondo – così il presidente FIDAL Stefano Mei – una medaglia di bronzo a Monaco ’72 che ebbe un significato enorme: valeva come un oro perché in quel momento lo sport femminile non era ancora sviluppato come lo intendiamo oggi. È stata la pioniera della grande atletica, la donna copertina, esempio e stimolo per tante atlete, della sua generazione e delle successive. Troveremo certamente un modo per onorare la sua memoria. Mando un forte abbraccio ai figli Chiara e Claudio e a tutta la famiglia”.

(tuttosport.com)

Atletica, si è spenta Paola Pigni. Era stata bronzo a Monaco 1972. Aveva 75 anni. Leggenda dello sport italiano, oltre ad aver ottenuto un bronzo olimpico, era stata due volte campionessa mondiale di corsa campestre.

Note dal Passato: Paola Pigni

“Sono stata la prima a fare i 1.500, i 3.000, i 5.000. Dicevo che nessuno doveva impedirmi niente”.

“Ho iniziato a correre per le strade di Milano, la gente mi prendeva in giro. Poi non ho avuto una vita facile. Mio padre è morto quando avevo 23 anni, per aiutare mia madre ho iniziato a lavorare. Mi allenavo alle cinque del mattino, poi andavo a lavorare, non mangiavo, la sera tornavo ad allenarmi. Diventavo sempre più forte e ho trovato chi credeva in me. I record prima o poi vengono battuti, ma l’unica cosa irripetibile è essere i primi a fare qualcosa. Significa aprire una strada, essere uno “scopritore”. Questo non me lo può togliere più nessuno”.

“Mi allenavo con gli uomini. Mi allenava mio marito Bruno Cacchi. Correvo per le strade di Milano, con una nebbia e un freddo pazzeschi”.

 

 

 

 

 

 

 

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