“Non mi sono mai sposata perché non ho mai creduto nel matrimonio. Credo molto nell’amore e nel rapporto di coppia. Ho convissuto”.
“Sono cresciuta al Piper. Era la nostra casa, la nostra scuola. C’era la nostra musica. C’erano Renato Zero, Alberto Dentice, Tito Schipa jr. Poi arrivò da Venezia Nicoletta Strambelli, Patty Pravo. All’inizio andavo al Piper di pomeriggio. Avevo 15 anni. Ero molto carina. C’era Luigi Tenco che veniva al Piper solo per vedermi ballare. A mezzanotte, quando andavo via, andava via anche lui. La musica erano i Beatles, i Rolling Stones, i Doors. Poi c’erano i gruppi italiani, i Rokes, l’Equipe 84”.
“Ho iniziato a 16 anni con il primo film. Volevo fare l’attrice, cantare, diventare una rock star. Mio padre era un attore, vivevo in quel clima. Per il cinema era un momento magico”.
“Adoro tutti i lavori che ho fatto in teatro. Ho esordito con il musical “Ciao Rudy” di Garinei & Giovannini, poi in televisione ho fatto “Al cavallino bianco” con Paolo Poli e Gianrico Tedeschi, per la regia di Vito Molinari. Mi sono cimentata nel teatro di ricerca grazie a “Don Giovanni e Faust” di Grabbe. Ritengo Giancarlo Cobelli un grande regista e l’avere recitato ne “Il mercante di Venezia” una tappa importante della mia carriera teatrale. Nel 1980 ho fatto il “Gattopardo” con Franco Enriquez, interpretando Angelica”.
“Io e Franco Califano abbiamo vissuto una bellissima storia d’amore. Era una persona generosa, riservata. Amava i giovani. Quando è finita la nostra storia io ero molto giovane e anche caratterialmente impulsiva. Una volta Franco uscendo di casa mi ha detto che andava fuori, di non aspettarlo. Invece era a Roma. Lo vidi con una mia amica e un’altra donna nel ristorante dove andavamo sempre insieme. Non dissi nulla ma in quel momento decisi di chiudere definitivamente con lui. Mi ha cercato di nuovo dopo la fine della nostra relazione, ma per me era davvero finita. L’ho vissuto come un tradimento, anche se non ho mai saputo se Franco mi tradì davvero”.
“Sono nata nel rione Monti. Poi sono stata a Monteverde, dove ho fatto la scuola e ho passato l’infanzia. Ricordo una Roma meravigliosa, un’infanzia felice in questa meravigliosa città. Era più tranquilla, c’era meno traffico”.
“Amo stare con gli altri, ma sto benissimo anche da sola. Sono una marziana, un’aliena, guardo tutto dalla mia piccola astronave, vedo cose che voi umani non potete immaginare”.
a.s.